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P. Tartufigene
CERRO
Quercus Cerris L.
Grande albero a foglie caduche, alto fino a 35 m, e largamente presente in boschi cedui submontani frammisto con carpino, roverella, acero ed altre latifoglie. Ha un tronco dritto e colonnare con ramificazioni espanse e discendenti che conferiscono alla chioma un profilo a cupola. La corteccia di colore brunastro è ruvida e fessurata. Le foglie, di forma lobata e lunghe fino a 12 cm, hanno il margine profondamente inciso con lobi a punta stretta; sono ruvide con la pagina superiore verde più scuro di quella inferiore. I frutti sono costituiti da ghiande chiuse in caratteristiche cupole, con lunghe brattee ricciute. Pur preferendo suoli freschi, profondi ed acidi è largamente diffuso anche in suoli calcarei. Ama i climi caldi e non soffre la siccità. Il suo legno, non molto pregiato nè in falegnameria nè come combustibile, viene usato per la costruzione di botti e di traversine ferroviarie.
VOCAZIONE TARTUFIGENA
In natura lo si trova associato a T. Magnatum, T. Melanosporum, T. Brumale e T. Aestivum.
In vivaio viene micorrizzato e commercializzato principalmente con T. Magnatum e T. Melanosporum..